Anno: 1992

Capitolo 4

I DRIVER DEI DISCHI

I Driver dei dischi fanno parte dei componenti indispensabili al funzionamento del Computer. Sui dischi da essi gestiti vengono memorizzate tutte le informazioni che verrebbero comunque perse a macchina spenta.
Essi sono il classico componente di Input/Output e la loro gestione fa parte delle principali routine del S.O.
Vi sono due tipi di drive per dischi: I drive per i dischetti o floppy e quelli per Hard-Disk o Dischi Fissi.
Un computer di base puo' essere equipaggiato con un solo drive per Floppy mentre configurazioni professionali prevedono 2 drive per i floppy e 2 Hard-Disk.
I dischetti si dividono in 5 formati in base alla loro capacita' di memorizzazione in Byte.
Il formato 5"1/4 ha una capacita' di 360Kb o 1,2 Mb. Il tipo da 360 Kb faceva parte della configurazione dei vecchi PC ed ora e' quasi scomparso.
Il tipo da 1,2 Mb e' attualmente impiegato anche se la tendenza e' quella di migrare verso il formato da 3"1/2.
Questo formato ha una capacita' di 720 Kb o 1,44 Mb. Sia uno che l'altro sono ancora attuali anche se il tipo da 720 Kb. sta diventando obsoleto.
Esiste poi ancora un formato con capacita' da 2,88 Mb. attualmente poco diffuso.
La gestione dei dischi e' affidata al S.O. che sa come e dove scrivere o leggere le informazioni contenute.
Ai programmi e' demandato il compito di ordinare al S.O. quando e quante informazioni scrivere o leggere.
Prima di poter essere impiegati i dischetti devono subire un procedimento detto di Formattazione che ha il compito di renderli idonei alla scrittura ed alla lettura. La formattazione viene eseguita dal programma FORMAT facente parte dei programmi di sistema.
Questo procedimento divide il disco in tracce e settori che verranno poi riconosciuti dal S.O.
Un classico disco da 3"1/2 con capacita' di 1,44 Mb e' formato da 2 facce ognuna delle quali e' divisa in 80 tracce ed ogni traccia e' composta da 18 settori ognuno dei quali puo' contenere 512 Byte.
I primi settori del disco vengono riservati al S.O. che si incarica di scrivere su di essi i riferimenti necessari al reperimento delle informazioni memorizzate.
Il settore 0, ossia il primo, detto anche settore di Boot, contiene la routine di caricamento del S.O. I successivi 18 settori contengono la FAT ( File Allocation Table ) che identifica l'utilizzo dello spazio entro l'area dei file del disco, sia quello realmente occupato dai file , sia quello non utilizzato e anche quello non utilizzabile per qualche difetto del supporto magnetico. I successivi 14 settori sono riservati alla Directory del disco e contengono i nomi dei file ed i loro stretti riferimenti. I rimanenti sono utilizzati per memorizzare i programmi ed i dati.

Nei formati di disco diversi da quello descritto i valori possono variare.
I drive per i dischetti vengono identificati dal S.O. con le lettere A o B.
Poiche' i programmi relativi al sistema risiedono su disco, all'accensione del Computer un apposito programma contenuto in ROM attiva delle routine che si incaricano di caricare in memoria il S.O.
Per primo viene esaminato il Drive A e se al suo interno c'e' un dischetto con il S.O. questo viene caricato. Se non c'e' nulla la ricerca avviene sul disco fisso C. Se, caso alquanto improbabile, anche su C non c'e' nulla, il sistema si blocca.

Per brevita' ci riferimemo allo Hard-Disk con la sigla HD ed ai Floppy con FD.
Il Disco Fisso o Hard-Disk e' quello che viene identificato con la lettera C.
Esso puo' avere una capacita' che va da 10 Mb a oltre 1000 Mb.
La capacita' minima attualmente commercializzata e di 40 Mb.
Come per gli FD anche l'HD deve essere formattato. Esso subisce due tipi di formattazione : La prima detta " A basso livello " viene eseguita, a seconda dei tipi, o dal costruttore o dall'installatore.
Questa formattazione ha il compito, oltre che di dividere il disco in tracce e settori, di marcare eventuali settori difettosi in modo che su di essi non vengano scritti dedi dati.
La seconda formattazione detta " Formattazione Logica " viene eseguita durante l'installazione del S.O.

Un HD, data la sua grande capacita', puo' essere diviso in piu' dischi logici ed all'utilizzatore sembrera' di lavorare con piu dischi anche se in effetti ne e' presente uno solo. Ogni disco logico viene identificato con una lettera che segue immediatamente quella che identifica l'ultimo disco fisico.
Se un solo HD si trova nel sistema, il primo disco logico sara' D , mentre se e' presente anche il disco fisico D il primo logico sara' E.
Per fare cio' di cui sopra il disco viene diviso in partizioni mediante il programma FDISK facente parte sempre del S.O.
Con le versioni DOS fino alla 3.3 il massimo valore per una partizione poteva essere di 32 Mb. Con le versioni DOS dalla 4 in poi la partizione puo' essere grande fino a 4 Gb.
Ogni partizione puo' essere formattata logicamente, ossia sul supporto fisico non viene scritto nulla ( al contrario dei FD dove tracce e settori vengono scritti ) ma vengono solo cambiate alcune informazioni contenute nella FAT relativa alla partizione.
Ogni partizione, proprio come su di un disco fisico, contiene la FAT, la Directory ed ovviamente l'area dati.
Il settore di Boot e' invece presente solo sul disco C in quella che e' definita Partizione Primaria.
Sul HD possono coesistere S.O. diversi ed ognuno avra' il compito di gestire le risorse del computer.
Per logica la partizione DOS non sara' accessibile in ambiente Xenix o Unix e viceversa.

I COMPONENTI PERIFERICI

LA TASTIERA

Esamineremo ora la tastiera poiche' essa e' il principale componente periferico del P.C.
Esistono 3 tipi fondamentali di tastiere:
La tastiera a 83 tasti per il P.C. , quella ad 84 tasti per l'AT ed infine quella a 101/102 tasti per i PS2, 286 e superiori compatibili.
La tastiera 101/102 tasti e' dotata di 101 tasti nella versione USA e 102 tasti in quella europea.
La differenza e' nella presenza di un tasto in piu', per la versione europea, posto a fianco dello shift sinistro. Oltre a cio' esiste ovviamente la disposizione stessa dei tasti.
La tastiera oltre ai normali tasti alfanumerici possiede un insieme di tasti speciali e di controllo alcuni dei quali sono attivati via software.
La combinazione di tasti speciali e tasti normali crea dei codici che la macchina interpreta in modo particolare.
Queste combinazioni sono molto utili in fase di programmazione in quanto permettono di provocare eventi definiti dal programma.
Normalmente per fare cio' si programmano i tasti funzione che sono quelli identificati da F1 a F12 o F18 su alcune tastiere.
La funzione di alcuni di questi tasti viene gia' definita dal S.O. e di essi si parlera' esaminando in dettaglio MS-DOS.

Un accenno merita il tasto Stamp o PrtScr , quello che premuto permette la stampa dello schermo. Esso viene anche chiamato tasto R.Sist o SysReq che significa Chiamata al sistema, infatti sulla tastiera 101/102 tasti applicata ad un terminale, la sua pressione genera un codice di chiamata al server di rete.

Programmare tasti speciali e' importante poiche' se si usassero i tasti normali si farebbe confusione. In fase di input infatti si puo' uscire dal programma con un tasto predefinito. Esaminiamo una breve routine di input scritta in Basic:

Come gia' spiegato i tasti come li interpretiamo noi, per il computer non hanno alcun significato.
La tastiera e' dotata di un microprocessore il cui compito e' quello di controllare lo stato dei tasti e comunicare al computer ogni volta che un tasto e' stato premuto o rilasciato.
Ogni volta che si preme un tasto viene inviato un codice di scansione che ne rappresenta la posizione ed il cui valore e' indipendente dalla scritta presente sul tasto stesso o dallo stato dei vari Shift.
(Vedi Tasti.exe in Programmi eseguibili)
Il programma gestore della tastiera si incarica di dare il giusto significato al tasto premuto, utilizzando delle apposite funzioni contenute nel ROM-BIOS. Oltre ai tasti normali esistono i tasti CTRL e ALT che combinati con altri tasti producono caratteri speciali.
La combinazione di CTRL-Z genera il codice ASCII 26 che indica la fine file.
CTRL-S sospende l'esecuzione di un programma mentre CTRL-C la interrompe.
CTRL-M genera un ritorno a capo e CTRL-PrtScr invia l'output sulla stampante.
La combinazione CTRL-ALT-DEL riavvia il computer.
Il tasto ALT impiegato con i tasti numerici del tastierino permette di rappresentare quasi tutti i codici ASCII.
Tenendo premuto ALT e battendo il codice ASCII relativo al carattere da rappresentare, al rilascio di ALT esso comparira' sullo schermo.
Se, ad esempio, premiamo ALT e digitiamo 65 sul tastierino numerico, al rilascio di ALT verra' stampata sullo schermo la lettera A.
Cio' e' utile per rappresentare i caratteri grafici e speciali che vengono identificati con codice ASCII superiore al 127.

IL MOUSE

Il Mouse, impropriamente tradotto " Topo ", invia speciali segnali al PC che per mezzo di un software di supporto fanno si che vengano intraprese alcune azioni.
Esso ( Il mouse ) necessita di un programma di supporto detto Mouse Driver che viene normalmente fornito dalla casa produttrice del componente o che fa parte dei principali linguaggi di programmazione. ( Il MASM ed il Quick Basic lo forniscono).
Normalmente si tratta del programma MOUSE.COM o MOUSE. SYS.
La differenza tra i due e' che il .COM si carica direttamente da tastiera o da AUTOEXEC.BAT mentre il .SYS dal file CONFIG.SYS.
Il Mouse normalmente collegato alla Porta seriale COM1 o COM2 prende il nome di Serial Mouse mentre quello su scheda prende il nome di Bus Mouse.
Esso nel tipo a 2 tasti rispecchia le specifiche del Microsoft Mouse mentre nel tipo a 3 tasti viene identificato come PC Mouse.
I tipi a 3 tasti emulano comunque il tipo a 2 per poter essere compatibili con il software che segue le direttive Microsoft.

Quando sono presenti sia il Mouse che il suo driver, lanciando un applicativo che contiene le routine di gestione e di chiamata ad esso, sullo schermo appare un blocchetto luminoso o una freccia che stanno ad indicare che il mouse e' attivo.
Muovendolo, anche il blocchetto sullo schermo si muove e portando lo stesso su di una apposita zona e premendo un pulsante , viene intrapresa una azione prevista dall'applicativo in esecuzione.

ALTRI DISPOSITIVI DI INPUT

Le penne ottiche ed i lettori di codici a barre sono tutti collegati al PC tramite la porta seriale RS232.
Il compito di questi dispositivi e' quello di leggere appositi codici e di trasferirli al PC come una sequenza di Bit che interpretati dal relativo software vengono elaborati nel modo previsto.
Gli SCANNER sono dispositivi che leggono una immagine grafica o di testo e la trasferiscono sotto forma di Byte al PC. Le immagini cosi' caricate possono essere elaborate e trasformate a piacere per mezzo di appositi programmi.
Nelle applicazioni Multimediali si riconoscono come dispositivi di input anche le Telecamere, le Tastiere musicali ed i CD ROM.